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Chiomenti al Mergermarket Private Equity and M&A Forum Italy 2024
Chiomenti al Mergermarket Private Equity and M&A Forum Italy 2024

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24 ott 2024

Chiomenti al Mergermarket Private Equity and M&A Forum Italy 2024

Anche quest'anno, Chiomenti ha partecipato al Mergermarket Private Equity and M&A Forum Italy 2024, evento di riferimento per il private equity e M&A in Italia, volto ad approfondire i recenti sviluppi di mercato e i fattori trainanti che influenzeranno il settore nel 2025.


La giornata è stata inaugurata dal keynote speech di Giuseppe Baldelli, Co-Head of Global Corporate & Investment Banking, Country Head Italy & Chairman of Global Coverage di Mediobanca, in dialogo con Filippo Modulo, Managing Partner Chiomenti. Insieme hanno fornito una panoramica delle principali evoluzioni dello scenario globale, evidenziando il loro impatto sul mercato M&A. Nonostante l'instabilità macroeconomica e i numerosi fattori di incertezza del contesto internazionale, nei primi nove mesi del 2024 il volume delle operazioni di fusione e acquisizione ha registrato un aumento del 103% rispetto all’anno precedente. Gli operatori del mercato italiano mantengono una visione ottimistica, considerando elementi di stimolo per la crescita economica come l'internazionalizzazione, la transizione energetica e tecnologica, il rafforzamento delle infrastrutture e il Piano nazionale di ripresa e resilienza nell'ambito del programma Next Generation EU. 

 

 

 

Prospettive per il mercato M&A 2025 in Italia
La prima tavola rotonda, incentrata sui driver primari per il mercato italiano dell'M&A e del private equity per il 2025, ha visto la partecipazione di Luca Andrea Frignani, Partner Chiomenti, insieme a Marzia Bartolomei di Fondo Italiano D'Investimento SGR, Fulvio Faralla di Engie, Francesco Giordano di PwC Italy, Roberto Ippolito di Clessidra SGR e Walter Ricciotti di Quadrivio Group.
La discussione ha messo in luce la moderata ripresa di fusioni e acquisizioni in Italia, legata a settori d’eccellenza come il consumo di lusso e ad elementi strategici come l’appeal globale del marchio ‘Made in Italy’. 
Tra i temi esaminati, il modo in cui le aziende generano valore facendo leva su strumenti innovativi e sull'integrazione di nuovi talenti, le sfide e opportunità del mercato italiano delle medie imprese, e l'internazionalizzazione dei fondi italiani. Sono state, inoltre, individuate le asset class alternative più efficaci per gli investitori, insieme ai settori più promettenti per il 2025.

 

 

 

Evoluzione delle attività M&A e credito privato
Le dinamiche delle attività di M&A e l'influenza dei fattori macroeconomici sul credito privato, con un focus sulle opportunità emergenti per questo segmento di mercato, sono state al centro del terzo panel della giornata. I partecipanti, tra cui Marco Paruzzolo, Partner Chiomenti, Francesco Di Trapani di Pemberton Capital Advisors LLP, Laura Berguig di Ares Management e Gianandrea Perco di Dea Capital Alternative Funds, hanno sottolineato come la solidità delle operazioni di M&A in Italia e il maggiore coinvolgimento di investitori internazionali confermano la capacità attrattiva delle società private a media capitalizzazione italiane, nonostante l’assenza di finanziamenti a basso costo e il cambiamento nella disponibilità di credito bancario abbiano complicato la situazione per acquirenti strategici e sponsor. Si è inoltre discusso dell’irrigidimento delle condizioni di prestito, dei vantaggi dei finanziatori alternativi e delle opportunità nel segmento delle mid-cap per i prestiti senza sponsor, analizzando il sempre maggiore interesse internazionale verso gli asset italiani. 

 

 

 

Private Equity in Italia: sfide e opportunità
Elena Busson, Partner Chiomenti, ha infine fornito il proprio contributo in una tavola rotonda sulle opportunità di impiego e uscita del private equity in Italia. La discussione, che ha coinvolto esponenti di rilievo come Oliver Schumann di Capital Dynamics, Marco Castelli di BC Partners, Massimo De Lisio di PwC Italy, Massimo Manniello di EQT Group e Carlo Caverni di Italy WTW, ha evidenziato le complessità del panorama della raccolta fondi nel private equity italiano e l’importanza di trasparenza e fiducia nei rapporti LP-GP. 
Il dibattito ha consentito di valutare come l'attività secondaria, inclusi i veicoli di continuità e il capitale privilegiato, venga utilizzata dai GP per ottimizzare la gestione dei fondi e offrire opzioni di uscita più dinamiche.